Settembre 05, 2024 - 1 Commenti
Les Maisons Rouges: la passione e il terroir
Con nove splendidi ettari di vigna coltivata in biodinamica, Les Maisons Rouges è una vera storia d'amore per l'arte della vinificazione. Ciò che è iniziato con Elisabeth e Benoît Jardin nel 1994, si è poi sviluppato con l'arrivo di loro genero, Julien Peltier, nel 2015, e si è evoluto in un’azienda in cui ogni vite è coltivata in modo naturale, senza sostanze chimiche di sintesi, permettendo al terroir di esprimersi nella sua forma più pura.
Ciò che è iniziato con Elisabeth e Benoît Jardin nel 1994, si è poi sviluppato con l'arrivo di loro genero, Julien Peltier, nel 2015, e si è evoluto in un'azienda in cui ogni vite è coltivata in modo naturale, senza sostanze chimiche di sintesi, permettendo al terroir di esprimersi nella sua forma più pura.
L'attenzione è rivolta a lasciar trasparire il carattere minerale unico della terra. Con rese ridotte ed attentamente gestite (25 ettolitri per ettaro), ogni uva incarna l'essenza del vigneto, dando vita a vini tanto caratteristici quanto intriganti.
Vengono prodotti eccezionali bianchi secchi da vendemmia tardiva di Chenin e rossi speziati con il vitigno principale, il Pineau d'Aunis. I vini affinano poi in una cantina di tufo, pietra calcarea tipica della Valle della Loira.
Per Les Maisons Rouges, la vinificazione è un viaggio che dura tutta la vita. Mentre perfezionano il loro mestiere, si impegnano a far sì che il vino parli da solo, seguendo l’idea che ogni bottiglia non sia solo un prodotto, ma un regalo che cattura il cuore e l'anima di Les Maisons Rouges.