
6 2 9055 KM
Sommelier di formazione, dopo anni di ristorazione e consulenza a numerosi clienti, con sede in Svizzera dal 2017, è stato nel 2019 che ho incontrato i due attori che mi avrebbero portato a fare dell'attività di enologo la mia passione.
Vivo quotidianamente le mie vigne, 1,1 ettari in produzione, con circa 10 vitigni diversi e tutta una serie di terreni tipici del Vallese poiché i miei appezzamenti si trovano in 3 comuni (Savièse, Ayent e Vetroz). Mi impegno ad essere il più attento possibile alle sue esigenze, privilegiando la fauna e la flora naturalmente presenti sul posto, trattamenti a bassissimi dosaggi e soprattutto lavoro manuale in ogni fase accompagnato dai miei puntuali ma fedelissimi compagni (India, Morgan*2 ,Guillaume,Auguste,Romain,Tim,Padre,Lucas,...e tanti altri).
I miei primi datori di lavoro, Dany e Stèphane, viticoltori da oltre 30 anni, hanno trasmesso il loro know-how alle viti che lavorano in biologico quasi fin dall'inizio e la loro conoscenza del terroir vallesano.
Oltre alle risorse tecniche e logistiche.
Presenti dall'inizio alla fine della mia formazione, mi formano nella potatura, nella vinificazione e nelle gioie di lavorare in totale armonia con la natura. Mi danno l'opportunità di lavorare i miei primi appezzamenti nel comune di Ayent (Cocagne e Echert)
Prima annata, 2022, successi, errori, momenti di dubbio, ecco di cosa è fatta un'annata. Imparare ogni giorno per arrivare ad un prodotto finito, una bottiglia piena di vita, sudore (nemmeno troppo) e passione.
In cantina tutto avviene in modo naturale, zero input, nessuna chiarifica o filtrazione, l'obiettivo è quello di portare il raccolto più sano possibile per evitare spiacevoli sorprese. Poi opera la magia della vendemmia, alcuni acini verranno diraspati attraverso un setaccio manuale che permette di effettuare una cernita finale o andranno poi a macerare come un intero raccolto. Tutte queste decisioni vengono prese nell'ultimo tratto prima della vendemmia e possono variare a seconda del profilo dell'annata.
Essere più vicini al Terroir, vedere le viti attraversare il tempo e radicarsi per cercare il meglio di sé in questi sottosuoli millenari, prendersene cura affinché mantengano un buon vigore sono, per me, le chiavi del successo nella vinificazione, quindi ogni appezzamento viene vinificato in base al luogo di produzione. Viti tra i 600 e gli 850 metri slm, che abbiano almeno 30 anni di età, con una resa media di 40 Hl/ettaro.
Il 2022, un'annata molto calda, segnata dalla siccità, produce vini potenti e con buona maturità.
Piccolo intervento durante i lavori sul verde, scelgo di mantenere quante più foglie possibili per evitare che il sole bruci e distrugga l'ambiente del lievito. Piccolo trattamento con appena 3 passate, tanto meglio 1 ettaro nell'atomizzatore che non viene voglia di farlo tutti i fine settimana soprattutto sulle colline del Vallese dove le pendenze sono ripide, meno di un chilo di rame.
Fermentazioni abbastanza lunghe che termineranno in primavera, affinamento sui lieviti, niente botti per questa annata, tini in acciaio o fibra.
Nessun vino rosato al momento.
Nessun vino spumante al momento.
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