Giulia e io abbiamo fondato Inula alla fine del 2018 e nel 2019 abbiamo fatto la nostra prima vendemmia. Gestiamo circa 2 ettari di vigne di quarant'anni d'età in affitto e un ettaro di proprietà è in cantiere in vigna seguiamo un regime biologico, ma senza certificazione, eseguiamo trattamenti solo con rame, zolfo e propoli. Non eseguiamo concimazioni e lasciamo inerbiti i filari. Attualmente produciamo circa 2000 bottiglie di Grechetto gentile (pignoletto) fermo e 2400 bottiglie di rosso (cabernet, merlot e barbera) fermo. Per il bianco non facciamo macerazione e pressiamo a uve intere vinificando in acciaio solo il mosto fiore (le torchiature diventano un ottimo aceto), il rosso invece fa una settimana di macerazione (anch'esso in acciaio) per evitare un vino eccessivamente estrattivo. Non utilizziamo lieviti selezionati, non eseguiamo chiarifiche ne filtrazioni, solo travasi e solforosa aggiunta (cerchiamo di attenerci sotto i 40mg/l) per ottenere un prodotto il più pulito possibile. Sono in divenire diversi progetti tra cui un vino rosato surliè e un sidro, mentre sono già in atto progetti in collaborazione con altre realtà di vino naturale locali (L’Upupa, Scandelara e Jacopo Stigliano).