Dal 2017 sperimentavamo il processo di fermentazione nel nostro piccolo appartamento a Parigi: pane con la nostra pasta madre fatta in casa, kefir, ginger beer. Eravamo immersi nella cultura del nuoc mam, salsa di pesce fermentato vietnamita e salsa di soia. La logica continuazione? Vino. Degustatori appassionati da più di un decennio, dopo una carriera nella gestione digitale e nella comunicazione del lusso, abbiamo deciso di rompere con la nostra vita urbana, per diventare viticoltori lavorando con piante ed esseri viventi. Era il 2020. Parallelamente agli studi a distanza, siamo andati ad allenarci nella regione di Saumur, con Thierry Germain, Domaine des Roches Neuves e Mathieu Vallée, Château Yvonne. Perché appassionati di Chenin e Cabernet Franc. Determinati a produrre le nostre uve, a trascrivere il terroir calcareo attraverso i nostri vini, felici di integrare l'ambiente agricolo pieno di sfide e di grandi energie, abbiamo acquisito poco più di 6 ettari di vigneti di Chenin e Cabernet Franc a Montsoreau e a Turquant, sul altopiano calcareo che domina la Loira, a est di Saumur. Pratichiamo la potatura Guyot Poussard, rispettando il flusso della linfa. Le viti vengono trattate con zolfo e rame per combattere l'oidio e la peronospora. Inoltre utilizziamo tisane. Non utilizziamo alcun input chimico, tranne un po' di solfito se necessario.