Beatrice Arweiler ha avviato Corvagialla nel 2010, abbiamo piantato la vigna su un terreno incolto e da allora abbiamo mantenuto un'agricoltura biodinamica. La nostra fattoria comprende molta biodiversità, con ulivi, orti e animali (asini, capre, oche e galline). Siamo situati vicino al lago di Bolsena e il nostro terreno mantiene le proprietà vulcaniche della zona. La prima annata è stata il 2013. Coltiviamo Sangiovese e Ciliegiolo per uva rossa e Grechetto, Trebbiano e Vermentino per uva bianca. La vendemmia è manuale tra settembre e ottobre. Tutte le fermentazioni sono spontanee, vengono aggiunti solo lieviti indigeni e non vengono aggiunti enzimi o sostanze nutritive. Non aggiungiamo nemmeno SO2, in nessuna parte del processo. Non controlliamo la temperatura, né filtriamo, chiariamo o stabilizziamo. Il nostro obiettivo era quello di essere il più vicino possibile a zero interventi, ottenendo al contempo vini puliti e sani con una grande complessità. Fermentiamo principalmente in vasche di fibra di vetro e vasetti da 1000 litri e alcune delle nostre linee passano attraverso botti usate di rovere o castagno. Sia le nostre uve (dal 2018) che i nostri vini (dal 2019) hanno una certificazione biologica rilasciata da “Bioagricert”.