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Oggi avevo bisogno di un vino brioso e sincero, qualcosa che mi regalasse gioia, relax e tanti sorrisi in famiglia in abbinamento ai classici prodotti della tradizione toscana come crostini, salumi e ravioli fatti in casa al ragu'. Per questo ho deciso di tirar fuori dall'armadio frigo questa meraviglia naturale firmata Maurizio Ferraro. Grignolino del Monferrato vinificato in purezza in botti di acciaio inox, senza controllo della temperatura, senza chiarifiche, senza filtrazioni, fermentazione con lieviti indigeni e senza solfiti aggiunti. Al bicchiere l'aspetto è quello di un rosso rubino cupo, scarico, spento con riflessi aranciati di media consistenza e con lieve rifermentazione. Breve riduzione accompagnata da sfumature di solvente che se ne vanno pochi minuti dopo l'apertura. Naso ampio, etereo, selvaggio, vinoso, sembra di essere in cantina, geranio evidente, poi frutti rossi di bosco (cassis, lamponi e fragoline di bosco, more di rovo ma anche ciliegia). Chiude con note mentolate e di frutta secca. Sorso croccante, fine e beverino. Grande freschezza e scorrevolezza e con un tannino verde, ben marcato, incisivo e caratterizzato dalla elevata quantità di vinaccioli dell'acino, che asciuga perfettamente la bocca accompagnando nel finale la nota di mandorla amara con grande persistenza. L' imprinting del vignaiolo nel vino si sente, si percepisce in ogni sua sfumatura. Sentori che oltre alla cantina ti portano anche in vigna, invasa dagli infestanti, dai suoi 200 esemplari di famiglie di piante riconosciute che custodiscono e che ne fertilizzano il terreno. Un vino che non dimentichi facile... #solovinorossoG #MaurizioFerraro
Super fantastic. I love poached organic eggs and tonight with Porcini, Chanterelles and Langhe potato velouté it was spot on! Cheers, Maurizio!
7343 KM
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