106 399 8331 KM
Jean-François Ganevat, installato a &una tomba; Rotalier, nella frazione di La Combe, è uno di quei nomi di culto che risuonano nel Giura, ma non solo. giustamente. Ganevat padroneggia miscele e annate micro-terroir dal 1998, dopo una lunga esperienza come capo cantiniere presso Jean-Marc Morey a Parigi. Chassagne-Montrachet nella Côte de Beaune, Borgogna. I suoi incontri e le sue esperienze, in particolare con Philippe Pacalet (Borgogna), Didier Barral (Faugères) e la tenuta Gérard Schueller (Alsazia), lo hanno guidato nello sviluppo della sua carriera. verso la coltivazione biologica e poi biodinamica, nella quale eccelle. Il suo know-how e la sua filosofia lo hanno poi portato a nel 2006 verso la produzione di vino senza solforosa aggiunta, vino naturale al 100%.
La sua ricerca disinibita dell'eccellenza e il suo senso del dettaglio gli sono valsi il soprannome di alchimista dei vitigni, o fanfan per i più intimi. Con 12 ettari di proprietà; sulle Côtes du Jura bianche e rosse, Domaine Ganevat produce rese molto basse, dove solo ogni terroir esprime le sue specificità. Pensiamo in particolare a; i suoi terreni scistosi su 'Billat', le sue marne blu su 'Chalasses', le sue argille su 'Les Grandes Teppes'...
Jean-François Ganevat ci propone anche i rossi in anfora, oltre al suo vin jaune o all'iconico Les Vignes de mon Père, invecchiato negli anni '80. per dieci anni. La sua audacia e il suo savoir-faire ne hanno fatto un pilastro del Giura e ne hanno accompagnato lo sviluppo. la rinascita del Giura. Fu con sua sorella Anne che Jean-François portò i vini del Giura in una nuova era: quella dei vini di terroir, in particolare con i suoi Chardonnay e Savagnin invecchiati (non ossidativi). La sua esperienza in Borgogna gli dà legittimità. e straordinario know-how in materia; padronanza del fulmine e del barile.
La sua curiosità lo porta a sviluppare molte annate per esprimere il terroir del Giura in un modo unico. l'immagine dei climi borgognoni e delle sue fantasticherie, perché ciò che cerca di realizzare lo è esprimi che questi sono « Vini fruttati, dissetanti, contadini. Non è mai matematico, dipende tutto dalle annate. È così che in alcuni anni possiamo trovare fino al 100%. 50 annate del Domaine Ganevat tra cui le famose e molto particolari annate Florine (annata eponima della figlia della casa Ganevat), Oregane (Savagnin e melone dalla coda rossa), Marguerite, Julien, o anche il suo preferito di culto, e altrettanto raro, Les Vignes de mon Père. Jean-François Ganevat presta particolare attenzione, offrendo bianchi di squisita purezza. impareggiabile e intenso. che lascia i dilettanti in allerta. È estremamente attento, sia in vigna che in cantina, a rimanere il meno interventista possibile e a sviluppare vini che gli somigliano, su quadri ossidoriduttivi.
Nessun vino rosato al momento.
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